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L’Amico del Popolo 20 settembre 2018 - N. 37

Feltre

La frazione si è ripopolata per la festa dell’Esaltazione della Santa Croce In 250 tornati per un giorno a Croci Nelle foto esposte le immagini della vita del paese abbandonato e del tempo passato

A Croci una chiesa con la campana di una nave inglese

C’è un appuntamento an- nuale cui gli ex abitanti della frazione Croci e i loro familia- ri sono particolarmente lega- ti: è la festa dell’Esaltazione della Santa Croce. Quest’an- no si è tenuta domenica 9 settembre, anche se il giorno della ricorrenza è il 14 set- tembre. Circa 250 le persone presenti, alcune salite a piedi lungo la strada “tedesca”, co- sì chiamata perché costruita dai soldati austriaci durante la prima guerra mondiale. Per tutti è stato un giorno di festa, complice anche il sole, un ritorno al passato, a un mondo che non c’è più, quello di un borgo che fra le due guerre contava quasi 200 abitanti. Come potessero vivere las- sù, alle pendici del Monte Tomatico là dove si affaccia sul Piave, è un qualcosa che solo gli ex residenti e i loro discendenti sono in grado di spiegare. Si respirava in quella comunità uno spirito di solidarietà è di disponibilità verso il prossimo che oggi non è sempre facile riscontrare. La profondità dei sentimen- ti vissuti è una delle ragioni per cui la festa diventa occa- sione per un incontro imper- dibile. Lo è stato nel recente passato, lo è stato domenica 9 settembre. Vedere tante persone aggirarsi per questo borgo sperduto, scambiarsi ri- cordi e impressioni di vicende lontane è stata la conferma di quei legami che, a distanza di decenni, non si sono ancora dissolti. Abbandonata negli anni ’60 con le case in progressivo de- cadimento, la frazione ha co- minciato a dare qualche segno di vita attorno al 1980, grazie anche all’impegno di un con- sorzio di volontari che si so- no impegnati fra l’altro nella sistemazione della strada di accesso, nel restauro della chiesa, nel recupero di fon- tane e di altre testimonianze della vita civile e sociale di un tempo. Fra l’altro è stato anche più agevole ristruttu- rare alcune case, abitate so- prattutto durante il periodo estivo. La festa, con tanto di bandierine colorate all’ingres- so del paese, è iniziata alle ore 10.30 con la Santa Mes- sa celebrata da don Firmino Moretton, parroco di Anzù e Sanzan, che ha ricordato i defunti originari di Croci. Per capire poi quale fosse la vita del borgo di grande aiu- to è stata l’esposizione di foto relative a famiglie, matrimoni ed eventi che ne hanno segna- to la storia. Tutto materiale raccolto dal compianto Plinio Zatta, già direttore didattico, che alla sua frazione di Cro- ci ha dedicato due libri, utili per rendersi conto che cosa significasse vivere lassù, pri- ma dell’esodo dei abitanti alla ricerca di lavoro e di migliori condizioni di vita. Il benessere è stato rag- giunto, ma la nostalgia per il tempo passato è tutt’altro che cancellata. E la festa dell’E- saltazione della Santa Croce ne è stata una ennesima con- ferma. G.T.

FELTRE - Un momento della festa tenutasi il 9 settembre nella frazione di Croci.

La chiesa di Croci pare risalga al 1924. Almeno è quanto scrive Plinio Zatta, autore di due pubblica- zioni su questo borgo. A costruirla furono i paesani che la edificarono alta perché la si potesse vedere da lontano. Le rivalità fra un borgo e l’altro erano allora all’ordine del giorno. «Troppo alta» commentarono alcuni volontari quando negli anni ’80 decisero di sottrarla al degrado in cui era caduta. Per questo chiesero l’autorizzazione al Comune che la rifiutò per via dei tanti vincoli che dovevano essere rispettati. Ma c’è un‘altra curiosità che Mattia Curto ha illu- strato nel saggio da lui pubblicato sull’ultimo numero della Rivista Feltrina . È quello relativo alla campana del piccolo campanile. Suonava solo quando c’era la Messa o quando si avvicina un forte temporale. Ma quale fosse la sua provenienza nessuno la sapeva. A far luce è l’autore, particolarmente legato a Croci per ragioni familiari. In una foto antica la campana, portata a terra durante i lavori di restauro, rivelò il suo nome. Era quello di una nave inglese, più precisamente di un piroscafo ad elica, la «Gallery of Lorne». Dopo aver descritto le vicende di quella nave mercantile, Curto ricorda che a donare la campana agli abitanti di Croci fu il compianto don Giulio Perotto. Come ne fosse entrato in possesso è un mistero che finora non è stato chiarito. L’ipotesi da lui formulata è che qualcuno l’avesse donata al parroco di Santa Maria degli Angeli di Feltre da qualcuno che l’aveva ricevuta in dono come trofeo della guerra italo- ottomana del 1911-1912. Fin qui le notizie sulla campana, in attesa che qualche amico o parrocchiano di don Giulio possa fornire altri dettagli su questa storia.

L’inizio del nuovo anno scolastico è stato senza intoppi Finiti dal Comune i lavori nelle scuole Anche al Boscariz la prima campanella senza ritardi

Un’estate intensa, soprat- tutto nel mese di agosto, per gli edifici scolastici della cit- tà di Feltre, oggetto di una attività di valutazione della vulnerabilità sismica, resa possibile anche grazie ad un corposo contributo ministe- riale ottenuto dal Comune. Per quasi tutti i plessi coin- volti l’attività si è conclusa al- la vigilia dell’inizio dell’anno scolastico. Gli edifici interes- sati dalle analisi (per alcuni di essi l’attività era già stata avviata in precedenza) sono la scuola d’infanzia di Villa- bruna e le scuole primarie di Foen, Nemeggio, Vignui e Vil- labruna, il nuovo blocco della scuola d’infanzia e primaria di Mugnai e la palestra della «Vittorino da Feltre». Soltan- to per la scuola primaria di Anzù l’attività di indagine dovrà essere eseguita prossi- mamente, con ogni probabili- tà in corrispondenza dei fine settimana per non disturba- re l’attività didattica. Dati e materiali rinvenuti durante i sondaggi dovranno poi esse- re consegnati a degli istituti specializzati per l’analisi dei campioni; i risultati si avran- no nell’arco di alcuni mesi. Nel frattempo una ditta ha già provveduto a sistemare le piccole porzioni dei fabbricati intaccate dall’esecuzione dei prelievi di materiali e dalle misurazioni. Si sono conclusi anche i pic- coli lavori di sistemazione a impianti (idraulici ed elettri- ci) e strutture interne, resisi necessari a seguito di alcune segnalazioni arrivate nel cor- so dello scorso anno scolastico e che era possibile eseguire soltanto durante il periodo di vacanza. Buone notizie arrivano an- che dalla scuola del Boscariz, su cui si erano abbattute al- cune piante dalla proprietà limitrofa in occasione del forte temporale dello scorso 25 agosto; rimossi gli alberi e ripristinata la recinzione da

parte della stessa proprietà (la Parrocchia del Boscariz), gli operai comunali hanno po- tuto eseguire lo sfalcio dell’er- ba del prato. Non segnalati danni strutturali all’edificio, l’anno scolastico ha potuto ini- ziare regolarmente. Lo stesso per l’asilo del Pasquer, oggetto di un profondo intervento di sostituzione del pavimento, a seguito del nubifragio e del successivo allagamento dello scorso mese di gennaio. «Molto è stato fatto e mol- to resta da fare», sottolinea l’assessore ai lavori pubblici Adis Zatta, «per garantire standard di qualità elevata sia sul piano della sicurezza che del comfort ai nostri ra- gazzi e al personale che lavora negli edifici scolastici del Co-

mune. L’analisi sulla vulne- rabilità sismica ci consentirà di effettuare una mappatura completa per poter redigere i progetti con cui andare poi alla ricerca dei finanziamenti necessari a eseguire i lavori previsti». In questo periodo è previsto anche l’inizio dell’esecuzione della segnaletica stradale orizzontale nelle parti più deteriorate. L’attività non ri- guarderà solo le aree prossi- me agli edifici scolastici, ma numerose zone sia del centro città che delle frazioni. «Un tassello importante che con- tiamo di completare prima della stagione invernale, che è anche quella più insidiosa per la circolazione stradale», conclude Zatta.

Progetto solidale per gli studenti del Rotary Club di Feltre Studiare costa. Ne sanno qualcosa i genitori impe- gnati ad acquistare tutto ciò che serve ai loro figli per un regolare inizio dell’anno scolastico. Una spesa che si assomma ad altre e che può essere fonte di preoccupazio- ne e di disagio per non poche famiglie. Una situazione or- mai ricorrente che ha indot- to il Rotary Club di Feltre a promuovere quello che è sta- ta definito «progetto Service scuole» per consegnare agli alunni delle scuole elemen- tari e medie il materiale sco- lastico di cui hanno bisogno. Per identificare gli alunni cui consegnare i kit scolastici il Rotary si è avvalso della collaborazione di mons. Die- go Bardin, responsabile del- le parrocchie della città, al quale lo scorso 7 settembre Fabio Raveane, presidente del sodalizio feltrino, ha con- segnato 60 kit con tutto l’oc- corrente per chi affronta un nuovo anno scolastico. Sarà suo compito farli avere agli alunni di Feltre e di Pedave- na che ne hanno bisogno.

Si tratta di un servizio che si associa ad un altro recente- mente attivato, quello di ac- collarsi le spese per la mensa scolastica delle famiglie con difficoltà economiche. Perché non restino dubbi su signifi- cato e sulle finalità di que- sta operazione il presidente Fabio Raveane ha rilasciato alcune dichiarazioni. «Grazie alla collaborazione con i par- roci locali e i servizi sociali comunali il Rotary riesce ad intervenire con attività a fa- vore delle fasce più deboli del nostro territorio. Sono felice che i primi service che abbia- mo previsto nel biennio 2018- 2019 siano stati indirizzati alla scuola. Se una famiglia è in uno stato di bisogno di- venta anche difficile garanti- re ai bambini la disponibilità del necessario materiale di- dattico. La consegna dei kit vuole anche rappresentare una testimonianza di quello che deve essere un impegno collettivo: garantire il diritto allo studio».

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