L'Amico del Popolo digitale

Dai nostri paesi

19

L’Amico del Popolo 20 SETTEMBRE 2018 - N. 37

Cadore e Ampezzo IN LADINO Dite che no n é inze outre libre cortina

pieve - Più vicina la realizzazione della nuova base adiacente all’ospedale Elicottero, via al progetto esecutivo Il progetto definitivo ha passato l’esame dei vari enti, si può procedere

La Direzione generale dell’Ulss Dolomiti ha co- municato che è stata au-

L é oramai na cuarantina de anes che, par laoro e par via che m à senpre piajù, me indereto de l anpezan, de ra parlada che i m à insegnà da pizo. Pede dute i articole, i libre e i scrite betude ‘sò, ultimamen- te m ei betù a curà su dite che no n é inze outre libre, de- raotes ei scotà un colpo solo o da na parsona ugnola, ma i m é restade inze ra testa. Par sta paji- na, in tiro fora

torizzata la redazione del progetto esecutivo dei la- vori di realizzazione della

nuova base per l’elicottero del Suem di Pieve di Ca- dore.

pes – conferma Ghedina – in collaborazione con il centro federale di Tambre. Abbia- mo la preziosa disponibilità della società di impianti a fune Ista. Vogliamo verifi- care se ci sono le condizioni per organizzare, i prossimi anni, gare nazionali e inter- nazionali di sci d’erba anche a Cortina. Secondo i tecnici, il pendio erboso di Socrepes è ottimale per talune disci- pline». Anche questa attività andrebbe ad arricchire ul- teriormente l’offerta di quel comprensorio, che quest’an- no ha aperto, per la prima volta d’estate, la seggiovia e il rifugio, per le discese in mountain bike. Marco Dibona Il progetto definitivo, ap- provato con deliberazione del Direttore generale il 12 aprile scorso, ha ottenuto in sede di conferenza dei servizi il parere favorevole dell’Ente nazionale per l’a- viazione civile il 12 luglio, quello della Regione del Ve- neto e del Comando provin- ciale dei Vigili del fuoco il 17 luglio, quello del comune di Pieve di Cadore, con de- liberazione del Consiglio, il 18 luglio. «Il progetto esecutivo», specif ica la Direzione dell’Ulss, «dovrà recepire tutte le osservazioni e pre- scrizioni inserite nei pareri acquisiti, tra le quali anche la fornitura e installazione di montalettighe, il riscal- damento antighiaccio del- la zona di sosta oltre che della zona di decollo e di avvicinamento finale e la diminuzione della penden- za della rampa».

CORTINA - Inze i libre de Tino de Jesuè i dite che curo su i no n é.

in “anteprima” na diejina: in ei ben de outre, che sinacajo tirarei fora maneman che i souta fora e che i scrio ‘sò. Scomenzo con chesto: «auf, che l é morghen!», un dito intrà todesco e anpezan che ‘sà anes na nona via in Val ra i dijea da bonora a un sò neodo, co l ea ora de leà su. Drio de chel, me en in mente el «banco de ra saetes», agnoche calchedun l aarae acaro se scentà par mandài ‘sò saetes a ci che no prozede, el disc o l fesc algo malamente. «Ce un/ce una benedeto/benedeta!» el dijea na ota i grei a ra famea, mangare pede na careza. De ra «cenja del banco» inze r ostaries ei beleche contà ‘sà un pei de setemanes; «Fin là!» par «evidentemente, proprio così» se l sente dì ancora, e nò solo ca da no- soutre; «mónghel» par «stupido, musc» l ea na mesa parolata che da famea se dijaon intrà de nos; «musc da (V)inego» l ei sentù in ciasa, e ancora ancuoi me piajarae saé cioide che l à da esse propio da Vinego, el paes dei capuze sote l Antelou... «El no và gnanche a bances» se l scota in ciou de tanto, co l é algo che no prozede delvèr, gnanche a l preme; «pan e Federa» el lo doraa Sergio F., canche l ea Marigo de ra Regola Outa de Anbrizora e par mesc e mesc l à coresc incainlà (el dijea che el magnaa «pan e Federa») par fei su el brite noo su ra Monte de Federa, daerto del 2000. L ultimo: «pupo/pupa de Gardena» pó esse un pizo, na pizora, un òn o na femena bianche e rosc come pome e mangare anche poco svijade, che i somea chi pupete de len viestide a ra vecia, tacade su sui arloie a cucù che i fesc in Gardena o in Jermania e se ciata anche a Cortina, i sgorla inaante e indrio dutaldì e i te fesc vienì storno a i vardà. Ernesto Majoni

PIEVE - L’attuale base dell’elicottero: va rifatta perché non rispetta gli standard di sicurezza.

cortina Skiroll e sci d’erba, c’è interesse Bene la gara di inizio settembre, si ragiona su tracciati e proposte

Prima lo skiroll sulla stra- da asfaltata del passo Tre Croci, poi lo sci d’erba sui prati di Socrepes: è una fi- ne d’estate intensa per lo Sci Club Cortina, per i numerosi collaboratori del presidente Igor Ghedina. «Ormai si lavora tutto l’anno, con le diverse attività, con la pre- parazione dei nostri atleti, ma anche con le novità, a cominciare dalla prima edi- zione della gara di skiroll, organizzata in collabora- zione con l’amministrazio- ne comunale. Se funziona, se ha seguito, stiamo già pensando di proporla come appuntamento fisso di ogni anno, al termine della sta- gione turistica estiva». Nella gara di inizio set- tembre dalla stazione al passo Tre Croci, che gli è passata proprio accanto all’abitazione, ha vinto il ra- gazzo di casa David Mancin Majoni; l’atleta tesserato per l’Us Valpadola ha percorso in 33’09”2 l’impegnativa salita di 7.5 chilometri, con quasi 600 metri di dislivel- lo e rampe con pendenza sino al 12 per cento. Prima donna Virginia De Martin Topranin (Carabinieri) in 36’26”3. Una settantina gli iscritti, con tanti atleti delle categorie giovanili, che sono partiti più in alto, i ragazzi dalla sede dello Sci Club 18 a Malga Lareto; i più picco- li dal piazzale di Rio Gere, per percorrere un chilometro soltanto. Per Cortina questa gara di skiroll rappresenta una novità, mentre la disciplina è ormai di casa in altre aree della provincia di Belluno, nel Feltrino, dove domenica 7 ottobre si correrà il cam- pionato italiano assoluto e

CORTINA - In gara sulla strada asfaltata del passo Tre Croci.

master, sino a Croce d’Aune. Il sodalizio ampezzano sta percorrendo anche altre vie, dalle rotelle sull’asfalto ai

cingoli sull’erba: « Stiamo or- ganizzando per le prossime settimane alcuni test di sci d’erba, sulle piste di Socre-

cortina Ghedina e Da Pozzo descrivono la Val di Fanes È il primo libro dedicato a questa perla delle Dolomiti, ricca di naturalità e biodiversità

Due esperti ampezzani, uno fotografo di lungo cor- so e l’altro conoscitore della natura dolomitica, hanno realizzato il primo libro de- dicato alla valle di Fanes, «Val di Fanes». Sono circa ottanta pagi- ne, riccamente illustrate e uscite per i tipi di Michael Edizioni di Treviso nel lu- glio scorso. L’idea concepita da Rober- to Ghedina Basilio con le sue ammalianti immagini e da Michele Da Pozzo con i testi adeguati, è quella di favorire nei lettori il piace- re di scoprire e apprezzare - leggendo il paesaggio - un’intrigante perla delle Do-

Conosciuta fin da epoca medie- vale per motivi eminentemente silvo-pastorali, giacché la strada che la solca col- lega le comunità confinanti di Am- pezzo e Marebbe, la Val di Fanes è rinomata per le notevoli peculia- rità geologiche, idrologiche, natu- ralistiche e pae- saggistiche; molto frequentata dagli escursionisti, ri-

che la coronano (Taburlo, Taé, Croda del Valon Bian- co, Col Bechéi), delle selve che la avvolgono, del torren- te che vi scorre allargandosi in magnifiche cascate, della storia passata di là sin da epoche antiche, delle arcane leggende del Regno dei Fa- nes che vi aveva sede. Il lavoro a quattro ma- ni dagli esperti dev’essere anzitutto guardato, ma an- che letto, per rivedere con comodo la valle negli occhi e nella mente, se già la si conosce, oppure pianificare una visita, che in ogni caso richiede l’educazione e il ri- spetto dovuti al suo valore ambientale.

Riprendendo quant o espresso nel risguardo di copertina, aggiungiamo che quella di Fanes non è l’unica vallata delle Dolo- miti ampezzane che merita conoscenza e frequentazio- ne: per questo, premetten- do un encomio agli autori e all’editore che con questa pubblicazione ci permetto- no di apprezzare a fondo un microcosmo alpino straor- dinario, suggeriamo loro di valutare l’opportunità di il- lustrare anche la vicina Val Travenànzes, nota in guerra come in pace, ricca di storia e natura e senz’altro degna di interesse e riguardo. E.M.

CORTINA - Il nuovo libro sulla Val di Fa- nes.

lomiti, preziosa perché ricca di naturalità e biodiversità.

serva emozioni quasi a ogni passo, per merito delle cime

Made with FlippingBook - Online Brochure Maker