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L’Amico del Popolo 20 SETTEMBRE 2018 - N. 37

pieve - Rifiuti, per il sindaco è un problema culturale Differenziare di più Tari più elevata, ma non è colpa del metodo di raccolta

Davestra, quasi ripulito il canale di scarico Importanti interventi per la sicurezza idroge- ologica nella frazione di Davestra, in territorio di Ospitale.

Dopo anni di sol- lecitazioni da parte dell’amministrazione comunale, in questi giorni si stanno com- pletando i lavori per ripulire un canale di scarico che era otturato, con il concreto rischio di creare disagi in caso di allagamenti e anche di coinvolgere alcune case. Il progetto ha un costo

Per risparmiare sulla raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, i cittadini di Pieve di Cadore hanno so- lo un modo: differenziare meglio. Questo è emerso dall’in- contro organizzato dall’am- ministrazione comunale che si è svolto l’altra sera al Cos.Mo e che non è stato particolarmente affollato. Segno questo che, come ha spiegato il sindaco Giu- seppe Casagrande, il tema della raccolta dei rifiuti solidi urbani non è molto sentita e che per migliorar- la saranno necessari molti incontri informativi. «È un problema cultura- le», ha detto Casagrande, «e così dovrà essere affron- tato. Oggi», ha aggiunto, «se paghiamo la Tari più degli altri, non possiamo accusare solo il metodo di raccolta, ma imparare me- glio a differenziare i nostri rifiuti». Un aiuto in questo sen- so sarà dato da Ecomont, che ha presentato il suo programma per Pieve. «Attualmente», ha spiega-

to l’ingegnere Ivan Dalla Marta, «la percentuale di raccolta differenziata di Pieve è del 64,9%, era del 69% alla fine del 2015. È evidente», ha aggiunto, «che è necessario interve- nire perché il costo del ser- vizio nel 2018 sarà quasi di 800.000 euro». Una cifra elevata che sa- rà pagata dai cittadini. Per questo Ecomont intende ri- durre i costi e migliorare il servizio. Uno dei costi maggiori, ha spiegato Dalla Marta, è quello del personale: «sarà qui il nostro primo inter- vento. Per iniziare già dal 1 novembre 2018, saranno sostituiti tutti i 40 casso- netti sia del secco che della carta, nelle 25 isole ecolo- giche del Comune di Pieve, con delle campane nuove, come quelle di Belluno e Feltre. Queste saranno più grandi e sarà possibi- le svuotarle dall’interno del mezzo, realizzando così un notevole risparmio di tem- po. Contemporaneamen- te alle nuove modalità di raccolta, ci siamo affidati

a una ditta specializzata che organizzerà delle se- rate nelle frazioni e anche attraverso delle visite all’e- cocentro, con lo scopo di informare i cittadini sulle modalità della differenzia- zione. In prospettiva», ha concluso Dalla Marta, «esi- ste la possibilità di adotta- re anche in alcuni punti di Pieve dei container come quelli in uso a Misurina, eliminando le campane nei centri maggiori». Casagrande ha quindi presentato i responsabili delle aziende che operano in provincia di Belluno nel settore dei rifiuti, metten- do a confronto i loro metodi di raccolta e i risultati che stanno conseguendo. Dopo un periodo di sperimenta- zione delle novità proposte dall’ingegner Dalla Marta e l’organizzazione di altri incontri nelle frazioni, i cittadini proporranno alla giunta se proseguire con l’Ecomont oppure scegliere un altro metodo tra quelli illustrati durante l’incon- tro di Pieve. Vittore Doro

OSPITALE - I lavori nella frazione di Davestra.

di circa 80mila euro ed è portato avanti dall’unione organizzativa forestale (ex Corpo forestale) con i fondi della Regione e la collaborazione dell’Unione montana. «Finalmente ci siamo», spiega il sinda- co Livio Sacchet, «dopo 10 anni di miei solleciti sono state trovate le risorse e sono partiti i lavori per un’opera di fondamentale importanza. Il canale di scolo intercetta le acque di due piccoli torrenti. È stato costruito alla fine degli anni Sessanta dopo la tragica alluvio- ne del 1966. Da allora però non è mai stata fatta manutenzione, tanto che era completamente otturato e ricoper- to da boscaglia. In questi ultimi anni sono sempre più frequenti i fenomeni di bombe d’acqua e qui si stava rischiando davvero una situazione tipo quella di Cancìa». Il canale infatti «confluisce an- che nel centro del paese, vicino ad alcu- ne abitazioni. Nel caso di forti piogge si

incrementava di anno in anno il rischio di sovraccarico e perfino di scoppio dei tubi visto che il materiale che ostruiva il canale era davvero tanto. Non si ri- usciva neanche più a distinguerlo e vi passava solo un rivolo d’acqua. Avevo se- gnalato spesso il problema al genio civi- le di Belluno, sono venuti alcune volte in sopralluogo ma in passato si faticava a trovare i fondi necessari per i lavori». «Il ringraziamento», conclude Sacchet, «va quindi alla Regione, ai forestali, al pro- gettista Mario Gaio e anche alla nostra Unione Montana che presto completerà l’opera installando alcune recinzioni in legno e misure di sicurezza per delimi- tare l’area. Come dico sempre è inutile pensare alle grandi opere quando invece la priorità assoluta deve essere la pre- venzione con la messa in sicurezza del nostro fragile territorio montano». Enrico De Col

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