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L’Amico del Popolo 20 SETTEMBRE 2018 - N. 37

a colloquio con il pediatra paolo colleselli Legionella e polmonite, che fare? Dopo i casi e gli allarmi sollevati in Lombardia cosa fare e come prepararsi

organizzata la prima giornata nazionale Il Volontariato italiano in Romania con Pollicino Lo scorso fine settimana l’associazione Pollicino è stata protagonista alla prima giornata della solida- rietà italiana in Romania, organizzata dall’Amba- sciata d’Italia, dall’Istituto Italiano di Cultura del CIAO, Comitato Associazioni ed Ong Italiane in Romania. All’evento hanno partecipato l’Ambasciatore d’I- talia Marco Giusti, il Nunzio Apostolico Mons. Miguel Maury Biendià, Il direttore dell’IIC Ezio Peraro, il presidente di Confindustria Romania Gianni Vil- labruna, il presidente della Camera di Commercio italiana Roberto Musneci, oltre ad una nutrita dele- gazione di associazioni di volontariato laiche e reli- giose. Tutti i presenti hanno sottolineato l’importanza della testimonianza anche culturale che i volonta- ri donano agli svantaggiati, soprattutto giovani ed anziani, in Romania attraverso le loro missioni di solidarietà. In particolare il Nunzio Apostolico ha sottoli- neato come «la nostra sia la civiltà dell’amore frutto di due mila anni di cristianesimo che tutti abbiamo dentro», concludendo che «il nostro esempio moltiplica il nostro lavoro». Nel pomeriggio le quasi cinquanta associazioni presenti all’evento hanno portato una breve testimo- nianza della loro attività in Romania. Per l’associazione Pollicino erano presenti i due fondatori Morena Pavei ed Enrico Collarin, che han- no ricordato i comuni valori dell’immigrazione da cui nascono anche i primi passi dei volontari bellunesi in Romania. Ma soprattutto hanno evidenziato co- me le attività umanitarie svolte dalla Casa Alloggio Pollicino di Petrosani siano sempre più necessarie in una situazione di degrado sociale ed economico sempre più forte in Romania nonostante l’entrata in Comunità Europea. L’occasione è stata sfruttata anche per stringere rapporti con la Confindustria e con la Camera di Commercio per studiare assieme delle forme di so- stegno da parte dell’economia italiana nei confronti del terzo settore.

Legionella e polmoni- te. In Lombardia si ve- rificano diversi casi e si percepisce una certa preoccupazione. Profes- sor Colleselli, che cosa sta succedendo? «Si parla di focolaio (clu- ster in gergo tecnico) quando in una determinata area si verifica un certo numero di casi di malattia. In Lombar- dia si è posto il problema di individuare la causa di una serie di casi di polmonite, anche perché probabilmente dovuta a un germe partico- lare che si chiama, appunto, legionella. La prima osser- vazione di questo batterio avvenne quando un gruppo di ‘legionari’, ex militari americani, si radunarono in un hotel per una convention: tra i partecipanti ci furono molti casi di polmonite e di- versi morti». Come si diffonde la le- gionella? «La legionella tende a con- taminare l’acqua e i sistemi di distribuzione dell’acqua, ma anche i sistemi di con- dizionamento dell’aria. Il germe entra nel corpo uma- no per inalazione di vapore acqueo contaminato e se si respira l’aria contaminata si può verificare l’interes- samento dei polmoni. So- no stati descritti, in questi anni, più di 70 varianti del batterio di questo tipo: non tutti danno polmonite ma alcuni sì. I casi che in queste settimane si sono verificati in Lombardia interessano alcune zone toccate dallo stesso corso d’acqua e forse ciò può essere in qualche modo all’origine della dif- fusione del batterio. Si sono verificati anche dei decessi, di persone in situazioni di debilitazione fisica. Il feno- meno preoccupa perché non è facilissimo disinfettare le tubature e i luoghi dove il batterio solitamente si an- nida». La pianura lombarda ha una situazione clima- tica e sistemi di approv- vigionamento idrico ben diversi dal territorio bel- lunese. Può capitare an- che qui? «Non ho memoria di casi di diffusione di legionella nella nostra area ma potreb- be anche capitare, non lo si può escludere al cento per cento anche se pare meno probabile. Certo, il focolaio della Lombardia ha mostra- to una particolare aggres- sività». Se poi viene la polmo- nite, non si scherza. «La polmonite è un evento molto temuto nella sensibi- lità dell’opinione pubblica, perché in epoca soprattutto pre-antibiotica era una pa- tologia molto grave, anche mortale. Oggi la polmonite è ancora una malattia di una certa importanza ma sostanzialmente curabile, senza rischi per la vita. I germi che danno la pol- monite «classica» si trova- no soprattutto nella gola, pneumococco e streptococco

in particolare, e la polmo- nite insorge spesso come complicanza dell’influenza in seguito a immunodepres- sione». In parole povere l’or- ganismo è indebolito dall’influenza e così vie- ne la polmonite. «Beh, in pratica sì. Ri- cordiamo che la famosa influenza ‘spagnola’ provo- cò 25 milioni di morti nel mondo, ma in gran parte i decessi furono causati dalla polmonite che subentrava, dovuta all’emofilo dell’in- fluenza. Da decenni si fa il vaccino contro l’emofilo, anche contro lo pneumococ- co c’è la possibilità di vacci- narsi, quindi per fortuna di polmoniti ‘‘classiche” se ne vedono pochissime, prati- camente sono sparite. Vice- versa, crescono le polmoniti atipiche, sia virali sia batte- riche, che ormai stanno pre- valendo e che sono dovute principalmente al micopla- sma, un germe che circola nelle piccole comunità, co- me sono per esempio scuole e asili: il contagio avviene da persona a persona e può generare dei piccoli focolai. La polmonite ‘‘classica’’ in- teressa di solito anche un intero polmone, è acuta, si sta malissimo, dà il febbro- ne. Con la polmonite atipica di solito c’è interessamento soprattutto dei bronchi, può Scade il 28 settembre la pos- sibilità per i giovani della pro- vincia di candidarsi al Servizio civile nazionale, che mette a di- sposizione 57 posti a 30 ore setti- manali per 433,80 euro mensili, un impegno lungo un anno in enti e associazioni della provin- cia. L’opportunità non è riservata soltanto ai residenti in provincia di Belluno ma anche a giovani stranieri residenti in Italia con regolare permesso. Sono orga- nizzate inoltre decine di ore di formazione specifica su sicurez-

generare un piccolo focolaio nel polmone e dà compromis- sione generale contenuta. Le polmoniti sia classiche che atipiche sono curabili, sep- pure con categorie diverse di antibiotici». Quali sono i sintomi della polmonite atipica? «Il sintomo principale è la tosse, poi compare un po’ di febbre, qualche dolore al torace… Può dare la compli- canza più temuta che è la pleurite, evento frequente nella polmonite tipica, mol- to più raro in quella atipica. Ma la legionella può essere un germe più aggressivo di altri e per questo preoccu- pa». Polmonite virale e pol- monite batterica, quali differenze in poche pa- role? «Nella polmonite batterica è tipica la presenza di pus, generato appunto dai bat- teri. Nella polmonite vira- le si forma invece l’edema, una presenza di liquido in eccesso nei polmoni che può dare problemi al meccani- smo di utilizzo dell’ossigeno; normalmente si risolvono in modo abbastanza rapido, ma Aviaria e Sars, di cui molto si è parlato negli anni scorsi, erano polmoniti virali molto gravi perché contaminate da virus di origine animale molto aggressivi. Si trattava di patologie di estrema gra- za, pronto soccorso, antincendio, comunicazione, organizzazione di eventi, educazione alla citta- dinanza attiva. Gli ambiti tra cui scegliere sono tre: assistenza (con il Comitato d’Intesa, in parter- nariato con le cooperative sociali Dumia e Portaperta), ambiente e territorio (prevalentemente negli uffici tecnici comunali), cultura (nelle biblioteche del territorio, nei musei e negli uffici cultura). Il Comitato d’Intesa tra le as- sociazioni volontaristiche della provincia di Belluno è capofila

vità, con alta mortalità, in realtà legate a stili di vita di promiscuità con gli animali che qui da noi non ci sono. Esistono farmaci antivirali di una certa efficacia, ma quando l’andamento della malattia è molto rapido il malato muore perché sof- foca». Lei è pediatra, i bam- bini rischiano la polmo- nite? «Certo, nei bambini le pol- moniti hanno un’incidenza un po’ superiore rispetto agli adulti perché i bambi- ni sono più recettivi e non ancora maturi dal punto di vista immunitario. La pol- monite è un evento non raro, soprattutto nei mesi inver- nali. Una volta era necessa- rio un ricovero in ospedale di diverse settimane, oggi si cura a casa, senza ricove- ro se non è una polmonite complicata. Importante è cercare di identificare l’a- gente infettivo in modo da somministrare la cura effi- cacie». Meglio vaccinare.

«L’emofilo fa parte dei vac- cini base, fa parte del vacci- no esavalente che si sommi- nistra nei primi mesi di vita. Ricordiamo che l’emofilo può dare anche meningite, così come lo pneumococco: anche per questo è disponibile il vaccino». L.G. Servizio Civile Nazionale: 57 posti disponibili, domande entro il 28

perta e Comunità Karionghi. L’Unione Montana Feltrina è capofila dei due progetti «La forza del Servizio civile nazio- nale per promuovere la cultura» (settori educazione e promozione culturale, animazione culturale verso i giovani e interventi di animazione nel territorio) e «Il Servizio civile nazionale per sal- vaguardare il nostro territorio» (settore ambiente). I posti sono 46 e così suddivisi: sede dell’U- me, Comuni di Alano, Feltre, Arsiè, Cesiomaggiore, Fonzaso,

Lamon, Pedavena, San Grego- rio nelle Alpi, Santa Giustina, Seren del Grappa, Sovramonte, Quero - Vas, Sedico, Taibon, Pieve di Cadore, ente Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, Museo Etno- grafico della Provincia di Belluno e Centro Internazionale del Libro Parlato. I giovani saranno ospita- ti da enti, municipi, biblioteche e musei. Informazioni agli indirizzi ser- viziocivile@csvbelluno.it servizio- civile.umf@feltrino.bl.it e servi- ziocivilebellunese. wordpress.com

del progetto «Costruire insieme la solidarietà e la responsabilità civile» (5 a edizione), in collabora- zione con le cooperative Dumia e Portaperta. 11 i posti disponibili: 3 al Comitato d’Intesa nell’ambito del progetto Stacco (Servizio di trasporto e accompagnamento), sportello Tutela legale e Ammini- strazione di sostegno e area Eu- ropa; 3 alla coop. Dumia, ambito tossicodipendenza e richiedenti asilo; 5 posti alla coop. Portaper- ta suddivisi tra le sedi La Birola, Casa Aladino, Il Sorriso, Porta-

Disturbi alimentari e bullismo il 21 alle 18,30 al Piero Rossi Venerdì 21 settembre alle 18.30 al Centro Piero Rossi di Belluno si tiene l’incontro «Da dentro a fuori. Rifles- sioni su disturbi alimentari, luoghi comuni e bullismo». L’incontro vuole essere una riflessione a 360 gradi sulla problematica, molto diffusa anche nella nostra provincia. Partendo dalla presentazione del libro «La mia rivinci- ta. Storia di un’ex-obesa» dell’agordina Gloria Vallata (Albatros,2018) vi sarà poi modo di raccontare l’operato dell’associazione Margherita Belluno e di spiegare, at- traverso le parole dell’avvocato Martino Fogliato per La Rete Incontri e Conferenze, l’incidenza del bullismo nei disturbi alimentari. La dottoressa Anisa Zeqja, laureata in psicologia clinica e volontaria in Servizio Volontariato Europeo (Sve) a Belluno, leggerà alcuni estratti del libro e farà un intervento sul tema. L’ingresso è libero e aperto a tutti. Il Centro documentazione del Csv Belluno, che organizza la presentazione, sarà presente con un ban- chetto per esporre alcuni titoli sul tema, custoditi nella biblioteca bellunese del volontariato che si trova al piano terra della Casa del Volontariato.

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